Un sogno chiamato Residence…
Un sogno chiamato Residence. Per continuare ad ospitare tanti malati di leucemia, insieme alle loro famiglie. Una casa lontano dalla propria abitazione, dove bambini, ragazzi e adulti possano ritrovare il calore della famiglia. Questo è il Residence “Daniele Chianelli”, una struttura protetta per malati di leuvcemia sottoposti a terapie ambulatoriali che permette a tanti bambini ragazzi e adulti di vivere una dimensione familiare nel duro percorso della malattia e delle cure. Una casa accogliente, dotata di scuola, palestra, sala giochi per i bambini, una cappella dove pregare, sale decoupage o la grande sala della Bomboniera, dove si svolgono feste, assistono a spettacoli. Oppure aree nelle quali svolgere tantissime attività, come l’arteterapia e la musicotetapia, le arti marziali, dove giocare con clown e volontari, o dove svolgere la fisioterapia. E ancora, spazi ed uffici dove incontrare le psicologhe, l’assistente sociale, per essere seguiti e aiutati in ogni esigenza. Ma lo spazio non eè più sufficente. Le richieste di aiuto crescono continuamente, per questo il Comitato per la Vita “Daniele Chianelli” ha deciso di accettare una nuova, importantissima sfida: l’ampliamento del Residence “Daniele Chianelli” con altri 15 appartamenti. “Senza il Residence – ha detto il professor emerito Massimo Fabrizio Martelli – i risultati di molte terapie non avrebbero avuto un esito così positivo”. La concessione del terreno accanto all’attuale struttura è stata data dal Comune di Perugia e permetterà di avviare i lavori già da quest’anno.
Oltre ai 15 appartamenti il Residence sarà dotato anche di un asilo nido, di una scuola materna e di un nido d’argento per gli anziani, offrendo un servizio ai dipendenti dell’ospedale, ma anche all’intera città. Ci saranno poi spazi dedicati alle associazioni che operano in favore dei malati che al Residence potranno avere un punto di ascolto per i pazienti che sostengono. Anche le zone dedicate al benessere dei malati avranno ampio spazio. Verranno infatti realizzati ambienti riservati agli adolescenti e ai gruppi di autosostegno, in modo da poter continuare ad aiutare anche le famiglie fuori dal percorso di malattia.
“Ogni appartamento – ha spiegato Franco Chianelli – sarà intitolato ad un benefattore o ad un ente o associazione che in questi anni ci hanno sostenuto. Penso ad esempio a Luigi Tiecco, i cui genitori sono molto impegnati nella beneficenza, alla piccola Beatrice Santi a cui è dedicato il Gran Galà di danza in nostro favore e poi ancora il pilota Maurizio Foglietti che ha lasciato al Comitato parte della sua eredità e molti altri”. Il progetto nel dettaglio è stato illustrato dall’ingegner Fabio Bianconi e dall’architetto Luca Cesaretti. “Il progetto è ispirato ai principi di Universal design, accessibile a tutti. Sarà un edificio di 2.500 mq ad ‘L’ in cui l’attuale struttura e la nuova saranno collegate da una passerella pedonale. Un luogo all’insegna della sostenibilità, dotato di impianto fotovoltaico che alimenterà gli appartamenti. Anche il verde avrà un importante ruolo con orti inclusivi, anche pensili accessibili a tutti e giardini interni ed esterni, nella corte interna ad esempio ci sarà una serra”. Per rendere ancora di più il Residence un luogo accogliente da chiamare “casa”.