É stato consegnato ufficialmente dal Comitato per la Vita “Daniele Chianelli” l’assegno di 532 mila euro che per il 2016 sosterrà 9 progetti di ricerca portati avanti dal gruppo di undici giovani ricercatori del CREO, il Centro di ricerca onco-ematologico dell’azienda ospedaliera di Perugia. Si tratta di biologi, medici e biotecnologi a partire dai 25 anni che svolgono attività di ricerca nei quattro laboratori del centro regionale aperto un anno fa: Emopatologia, Immunologia, Citogenetica e Genetica molecolare e Differenziazione molecolare, coordinati rispettivamente dai professori Brunangelo Falini, Andrea Velardi, dalla professoressa Cristina Mecucci e dalla dottoressa Franca Falzetti.
«Il 26 ottobre per i 25 anni del Comitato per la Vita – ha spiegato Franco Chianelli – abbiamo piantato un leccio vicino al CREO, un albero che cresce piano ma è sano e robusto come la ricerca che verrà condotta in questo centro. È il nostro primo grande contributo, speriamo di continuare a investire anche il prossimo anno. Vogliamo vedere finalmente sconfitte queste malattie. Ci auguriamo inoltre che tra questi giovani ci sia un altro professor Martelli o Falini, luminari della ricerca nel campo dell’onco-ematologia. Noi faremo la nostra parte per sostenerne talento e capacità di questi giovani ricercatori».
Il direttore dell’istituto di Ematologia dell’Università di Perugia Brunangelo Falini ha ricordato l’importanza di sostenere la ricerca scientifica in Italia. «Quella che oggi ci dona il Comitato per la Vita – ha detto – è una cifra importantissima perché destinata ai giovani, coloro che con la loro carica di preparazione e passione, portano progresso e innovazione. La sinergia tra associazionismo, Regione e Università serve a salvaguardare centri di ricerca come il nostro con persone capaci ma che rischiano di non avere fondi per proseguire i progetti».
Sull’importanza della ricerca scientifica e del contributo del Chianelli si è soffermato anche il rettore Franco Moriconi, ricordando che a Perugia «lunedì 21 ci sarà manifestazione chiamata Primavera dell’Università per parlare delle problematiche della ricerca e della formazione».
Il neo direttore dell’azienda ospedaliera di Perugia, Emilio Duca, ha detto: «il mio impegno è quello di continuare il connubio tra pubblico, volontariato e didattica nella speranza che conquiste scientifiche possano dare risposte che non sono ancora nei libri di testo, i migliori risultati nella qualità dell’assistenza in Umbria, Italia ed estero».