Premio Tabilio, 105mila euro per la ricerca
Sono intitolate a Giuseppe Capociuchi e a Federica Franceschini le due borse di studio del valore complessivo di 100mila euro donate dal Comitato per la Vita “Daniele Chianelli” in favore della ricerca. Un doveroso omaggio alla memoria di questi giovani e un riconoscimento alle famiglie e alla comunità da sempre vicine al volontariato. Come quella di Doglio che da oltre 20 anni sostiene, attraverso iniziative di beneficenza il Comitato. Ammonta invece a 5mila euro il premio intitolato al professor Antonio Tabilio, direttore del laboratorio di differenziazione cellulare, dell’Università degli Studi di Perugia, scomparso nel 2008, giunto alla terza edizione e quest’anno assegnato al dottor Lorenzo Brunetti. Anche quest’anno, infatti, il premio, che si svolge ogni due anni, finanziato dal Comitato per la vita “Daniele Chianelli”, è dedicato alla produzione scientifica di un giovane ricercatore in campo ematologico. Le due borse di studio da 50mila euro ciascuno invece sono assegnate agli studi del dottor Vincenzo Perriello su “Le cellule CAR-T nelle terapie delle neoplasie ematologiche” e della dottoressa Barbara del Papa su “Il gene NOTCH 1 nella leucemia linfatica cronica ed applicazioni terapeutiche”. Oltre al presidente del Comitato per la Vita, Franco Chianelli, al convegno, che si è svolto alla Sala Rita Levi Montalcini del Creo, il Centro di ricerca emato-oncologico, hanno partecipato il direttore dell’azienda ospedaliera Emilio Duca, il direttore della Struttura complessa di Ematologia Brunangelo Falini, la responsabile del Laboratorio di Citogenetica e Genetica Cristina Mecucci, la responsabile del Laboratorio di differenziazione cellulare, Franca Falzetti e Andrea Velardi, responsabile del programma Trapianti. “Il Comitato Chianelli – ha spiegato il presidente Franco Chianelli – prosegue in un massiccio impegno per la ricerca che in questi 29 anni ha superato i 15 milioni di euro. Siamo convinti infatti che investire su giovani e talentuosi ricercatori sia l’arma vincente per sconfiggere terribili malattie e mantenere alto il livello della prestigiosa scuola dell’ematologia perugina”.