“Daje Robs”, con l’aiuto dei social network per sconfiggere la malattia
20 ottobre 2015. E’ questa la data che segna la mia nuova vita,l’inizio di un’avventura che non avrei mai e poi mai pensato di dover vivere… Una pallina subdola e prepotente decise di travolgere tutto, nel momento piu bello,in un periodo speciale. Avevo da poco firmato il mio primo serio contratto di lavoro,la laurea era vicina , la convivenza con il mio Vincenzo alle porte. Poi stop. Una massa di quindici centrimetri posata sul mio mediastino mi costrinse a riorganizzare tutto. Io che non ero stata mai male, mi ritrovavo a dover combattere contro qualcosa di più grande di me , qualcosa di spietato e cattivo che voleva portarmi via tutto. Un linfoma di hodgkin, era questo il nome del mio nemico . Decisi sin da subito che avrei fatto di tutto per spazzarlo via,avevo troppe cose da fare ancora , troppi sogni da realizzare. Buttarmi giù sarebbe stato inutile, anzi deleterio. Trovai sfogo e conforto nei social, nella mia cameretta numero tredici del reparto di oncoematologia di Perugia nacque il mio diario di bordo “Dajerobs”. Ma se credevo che il peggio mi avesse già travolto, mi sbagliavo. Avevo da poco finito la mia seconda chemioterapia, quando mia madre, la mia roccia,la mia forza si sentì male. Una sentenza spietata anche per lei: adenocarcinoma pancreatico con metastasi al fegato che se la sarebbe portata via in sei mesi. Gli stessi mesi nei quali io avrei dovuto combattere per cercare di non morire. La vita mi richiedeva tanto forse troppo, ma io ancora più forte decisi che non avrei assolutamente mollato. MAI. Ho sostenuto mia madre con sorrisi, abbracci, pomeriggi che avrei voluto non finissero mai. Insieme alla mia guerriera decidemmo di trasformare quel diario di bordo, che tanto ci stava aiutando, in un libro dal titolo “TU CON ME ” , con l’aiuto della giornalista Veronica Fermani e dell’editore Jean Luc Bertoni questo progetto è diventato realtà e tutti i diritti d’autore verranno devoluti al Comitato per la Vita Daniele Chianelli. Mia madre mi ha lasciata il 23 giugno 2016 dopo una lotta incessante, dopo aver tirato fuori un coraggio da leoni. Io dopo dodici chemioterapie e quindici radioterapie sono attualmente in remissione , e porto avanti il messaggio di speranza che mi ha lasciato in eredità lei e tutta questa nostra avventura. Perché la vita è un dono meraviglioso e prezioso, anche nelle tragedie piu incredibili, anche nello sconforto più grande , un motivo per andare avanti bisogna sempre trovarlo. Un dolore condiviso è un dolore che pesa meno.
Robs