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                                                                Dal Centro commerciale Collestrada tanti doni per i bimbi
Per il sesto anno consecutivo sotto l’albero del Comitato per la vita “Daniele Chianelli” ci saranno tanti, bellissimi doni regalati dal Centro commerciale Collestrada. E come ogni anno a consegnare i regali al presidente, Franco Chianelli, il direttore del Centro commerciale, Roberto Lo Duca che ha portato circa 50 regali per bambini di ogni età. Lego, oggetti tecnologici, giochi da tavola bambole e tanti altri meravigliosi pensieri per bimbi e ragazzi. “Una tradizione – ha detto Lo Duca – che si rinnova ormai da diversi anni e che proseguiamo con tanto piacere per regalare un po’ di gioia a questi bimbi che attraversano un momento difficile”.
“A Natale – ha aggiunto Chianelli – abbiamo tante persone generose che ci circondano d’affetto. Collestrada non si dimentica mai di noi. E di questo siamo davvero molto grati. Ringrazio Roberto
Lo Duca, in particolare che ogni anno con grande affetto viene personalmente a trovarci con la macchina piena di giochi e felicità per i nostri bimbi”.
                                                                    
                                                                L’Ematologia perugina protagonista de “I Giorni della ricerca”. La dottoressa Loredana Ruggeri ricevuta dal presidente Mattarella
L’Ematologia perugina protagonista de “I Giorni della ricerca”. La dottoressa Loredana Ruggeri, medico ematologo ospedaliero e ricercatrice presso l’Azienda Ospedaliera di Perugia ha partecipato alla cerimonia di celebrazione delle giornate promosse da Fondazione Airc per la ricerca sul cancro a Palazzo del Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il Presidente ha incontrato i ricercatori che si sono distinti per progetti di ricerca all’avanguardia. E proprio Ruggeri è la vincitrice di un “Investigator Grant”, un innovativo progetto che verrà sviluppato nei prossimi cinque anni.
Ormai da anni l’Ematologia perugina si distingue per un particolare protocollo di trapianto che sta portando risultati clinici estremamente incoraggianti poiché permette di ottenere una sopravvivenza dei pazienti, senza recidiva di malattia, che supera il 70 per cento, ad oltre cinque anni di follow-up, un percentuale ben al di sopra della media di altri centri. “Il trapianto che viene effettuato a Perugia – spiega la dottoressa Ruggeri – è basato su una radioterapia mirata e su una immunoterapia che utilizza sia i linfociti T-convenzionali che i T-regolatori, permettendo di ottenere un grande effetto antileucemico sul midollo e, allo stesso tempo, proteggendo gli altri organi dalla Graft, la cosiddetta malattia da trapianto contro ospite, una delle complicanze più gravi che si possono avere nel trapianto”.
Il progetto finanziato – prosegue Ruggeri – ha lo scopo di comprendere i meccanismi biologici che sono alla base di questa potente azione antileucemica. Ha inoltre l’obiettivo di disegnare un nuovo recettore in grado di riconoscere un antigene presente sulle cellule leucemiche e di inserirlo nelle CAR-NK, linfociti Natural Killer ingegnerizzati, che riconoscono ed uccidono in modo mirato le cellule leucemiche positive per questo antigene espresso da una buona percentuale delle leucemie mieloidi acute. Siamo in grado, in questo modo, di potenziare le strategie antileucemiche CAR, antigene specifiche, e per questo intelligenti.
Alla cerimonia era presente anche, la professoressa Maria Paola Martelli, direttrice della Struttura complessa di Ematologia con trapianto di midollo osseo di Perugia e membro del Comitato tecnico scientifico per le Fellowship Airc.
Sono intervenuti Andrea Sironi, presidente della Fondazione Airc, Anna Mondino, direttrice scientifica della Fondazione, Alessio Menga, ricercatore presso l’Università degli studi di Torino, Anna Maria Bernini, ministro dell’Università e della Ricerca, Orazio Schillaci, ministro della Salute.
                                                                    
                                                                Lotteria 2024, i numeri estratti
Il Comitato per la vita “Daniele Chianelli” compie 34 anni e come ogni anno ha festeggiato con la tradizionale lotteria di beneficenza. L’associazione, infatti, è stata fondata il 26 ottobre del 1990 da un gruppo di 18 genitori che avevano condiviso il dolore della malattia dei propri figli. L’estrazione si è svolta al Residence “Daniele Chianelli” e in diretta Facebook con la conduzione della giornalista Paola Costantini. I proventi dei biglietti della lotteria contribuiranno a finanziare i progetti di ricerca in campo onco-ematologico e nelle attività di cura, assistenza e accoglienza al Residence “Daniele Chianelli” struttura recentemente ampliata, che oggi conta 50 appartamenti a pochi metri dall’ospedale per accogliere, senza spese di affitto, i malati in cura nei reparti di Ematologia con Trapianto di midollo osseo diretta dalla professoressa Maria Paola Martelli ed Oncoematologia pediatrica guidata dal dottor Maurizio Caniglia.
Di seguito i premi in palio ed i numeri estratti:
- Fiat Panda MY24 1.0 Hybrid – numero estratto: 02172
 - 1 Buono Viaggio – numero estratto: 07054
 - 1. Notebook – numero estratto 03361
 - 1 Televisore 32” – numero estratto 05756
 - 1 Smartphone – numero estratto 04724
 - 1 robot aspirapolvere – numero estratto: 05230
 - 1 Bici MTB – numero estratto 08996
 
                                                                    
                                                                La professoressa Maria Paola Martelli nuova direttrice della Struttura complessa di Ematologia
“Una notizia che ci riempie di gioia e orgoglio”. È il commento di Franco Chianelli, presidente del Comitato per la vita “Daniele Chianelli” alla notizia della nomina della professoressa Maria Paola Martelli a direttore della Struttura complessa di Ematologia dell’ospedale di Perugia e dell’Università degli Studi. “Questa nomina rappresenta per tutto il Comitato e per i malati ematologici una grande gioia e un motivo di orgoglio. Sabato 28 alla Sala dei Notari di Perugia abbiamo vissuto una giornata meravigliosa – ha detto – nella quale è stato chiaro a tutti quale straordinaria eccellenza rappresenti l’Ematologia perugina. Abbiamo ascoltato le testimonianze emozionanti e commoventi di tante persone guarite a cui in altri centri non avevano dato speranze di vita. La nomina della professoressa Martelli, scienziata con un curriculum di livello internazionale, ma anche medico empatico e sensibile è la perfetta cornice. Prosegue così la grande tradizione dell’Ematologia perugina fondata dal professor Massimo Fabrizio Martelli”.
Maria Paola Martelli, perugina, classe 1968, laureata nel 1993 con il massimo dei voti, 110/110 lode, presso l’Università degli Studi di Perugia, ha conseguito nel 1997 la specializzazione in ematologia all’Università “La Sapienza” di Roma e nel 2001 il dottorato di ricerca in Biotecnologie del Trapianto di Midollo Osseo Umano svolto presso National Institutes of Health di Bethesda (USA). Esperta in ematologia e trapianti di midollo osseo con oltre 15 anni di esperienza, maturata presso l’Ospedale e l’Università di Perugia, in attività clinico assistenziale, diagnosi e ricerca sulle patologie oncoematologiche, in particolare leucemie acute, e terapie innovative. Numerosi i progetti di ricerca, non da ultimo, quello finanziato con il PNRR dal titolo “IMPATHY-AML: Integrating Molecular and digital PATHologY to track new response biomarkers in high-risk Acute Myeloid Leukemia during treatment”. 145 le pubblicazioni scientifiche a sua firma su riviste internazionali.
                                                                    
                                                                La Sala dei Notari si riempie di speranza con le testimonianze dei pazienti oncoematologici guariti
– “La malattia è una scalata, puoi farla a mani nude, o con l’aiuto di tanti strumenti e di tante persone. Questo è il tipo di supporto che il Comitato Chianelli offre ai malati e ai loro familiari attraverso la sua rete di professionisti e volontari, sempre accanto al personale sanitario. Siamo fortunati ad avere a Perugia questa meravigliosa realtà”. Sono le parole di Marta, mamma di Giulia che da adolescente a affrontato e sconfitto un linfoma. Quella di Marta è solo una delle tante testimonianze dei pazienti ed ex pazienti in cura nei reparti di Ematologia con Trapianto di midollo osseo ed Oncoematologia pediatrica dell’ospedale di Perugia. A radunarli il Comitato per la vita “Daniele Chianelli” con i suoi fondatori Franco e Luciana Chianelli. Insieme a loro e ai medici delle due strutture sono stati ripercorsi 34 anni al fianco dei malati oncoematologici. Come Maurizio professionista perugino che nel 1990 a 16 anni è stato sottoposto ad uno dei primi trapianti da donatore non compatibile, il tipo di trapianto che ha reso Perugia famosa in tutto il mondo. Come Tiziana che a soli 9 anni, nel 1995, malata di leucemia e dichiarata incurabile in un centro specializzato di Milano, senza prospettive di vita è stata presa in cura dai medici perugini ed oggi è una donna di 46 anni che non ha voluto perdere occasione per ringraziare tutti. “Avevo un grande desiderio – ha raccontato Anna marchigiana – accompagnare mio figlio all’altare. Grazie ai medici sono riuscita a realizzare questo sogno: percorrere la navata accanto a lui che mi ha donato il midollo regalandomi questa seconda vita”.
Storie commoventi di bambini, adolescenti e adulti che a Perugia hanno ritrovato la vita grazie ai medici ma hanno trovato molto di più. Una casa al Residence “Daniele Chianelli” che li ha accolti e ha dedicato loro le attenzioni di una famiglia e il supporto di tanti professionisti e terapeuti. Tutto questo è stato possibile grazie alla intensa collaborazione tra Comitato, medici, ricercatori, ai grandi progressi effettuati nell’ambito dei trapianti di midollo osseo e delle ultime e innovative terapie, che sono state illustrate della professoressa Maria Paola Martelli, direttrice f.f. dell’Ematologia con trapianto di midollo osseo e del dottor Francesco Arcioni dell’Oncoematologia pediatrica in merito importanti obiettivi raggiunti e quelli da raggiungere delle due Strutture. Gli interventi della dottoressa Maria Speranza Massei e del professor Antonio Pierini coordinati dalla dottoressa Alessandra Carotti, (responsabile del Programma trapianti) sono stati invece dedicati alle strategie di cura nel trapianto di midollo osseo negli adulti e nei bambini. Mentre del fondamentale ruolo della Radioterapia oncologica hanno parlato la dottoressa Simonetta Saldi e la professoressa Cynthia Aristei, direttrice della struttura complessa. “Un’altra giornata – ha detto Franco Chianelli – di grandissime emozioni. Una giornata in cui abbiamo avuto l’opportunità di riabbracciare tante persone a cui siamo stati a fianco, abbiamo tenuto la mano in un percorso doloroso, senz’altro, ma caratterizzato da tanto amore. Per questo sono venuti tutta Italia per raccontarci il loro “Ritorno alla vita”. Perché grazie alla ricerca e al trapianto di midollo osseo in un centro di eccellenza internazionale come quello di Perugia guarire è possibile”. Molte le istituzioni presenti dalla presidente della Regione Donatella Tesei a quella della Provincia, Stefania Proietti che hanno voluto esprimere l’apprezzamento verso il Comitato. I lavori sono stati aperti dal senatore Franco Zaffini presidente della Commissione Sanità, lavoro, affari sociali del Senato. A accogliere la grande famiglia del Comitato la sindaca di Perugia, Vittoria Ferdinandi “Il mio più grande ringraziamento – ha detto – va a voi, pazienti, che condividerete qui le vostre storie, segnate da dolore ma anche da rinascita. È un onore ospitarvi in questa sala, che rappresenta il cuore della nostra comunità. Il Comitato Chianelli è un esempio straordinario di cura, solidarietà e attenzione alla ricerca. Questi sono gli strumenti attraverso i quali una comunità costruisce speranza e futuro.”
La Sindaca ha voluto rivolgere un pensiero speciale ai fondatori del Comitato, genitori che hanno vissuto l’incommensurabile dolore di perdere un figlio: “Un dolore così grande che non esiste neanche una parola per definirlo.
Tuttavia, quando questo dolore viene trasformato in solidarietà, speranza e vita per gli altri, si esprime il senso più profondo dell’essere umano: la capacità di risollevarsi e pensare al bene comune.”
Ferdinandi ha poi evidenziato l’importanza della cura non solo fisica ma anche dell’ambiente che circonda il paziente e la sua famiglia: “La cura non può limitarsi all’intervento sul corpo. È essenziale costruire un ambiente accogliente e solidale, come fa il Comitato per la vita Daniele Chianelli, poiché i percorsi di guarigione sono fortemente influenzati anche dal contesto circostante.”
Infine, la Sindaca ha sottolineato il ruolo fondamentale della ricerca sostenuta anche dal Comitato Chianelli: “La ricerca è un seme di speranza, capace di creare nuovi scenari anche nei terreni più difficili. Essa incarna il desiderio umano di superare i limiti dell’esistente e di scoprire nuove possibilità.”
                                                                    
                                                                La storia di Tiziana: Ho sconfitto il “mostro” grazie ai medici di Perugia
Buongiorno a tutti,
mi presento sono Tiziana residente a Milano, ho 46 anni, non potendo purtroppo partecipare personalmente a questo importante evento, ma molto entusiasta di testimoniare la mia guarigione dalla terribile malattia di Leucemia Linfoblastica acuta, che mi ha colpita alla sola età di 9 anni, cerco di scrivere. A solo 9 anni, nel pieno dell’età adolescenza, sono stata colpita da questo “mostro”. Sono stata curata i primi anni a Milano, ma dopo diversi tentativi di chemioterapie, radioterapie, telecobalt therapy e diverse recidive, che hanno devastato il mio corpicino, senza alcun successo, se non solo sentirsi dire che oramai per me non vi erano più alcune speranze di salvezza, i miei genitori, nonostante le dure parole, non si sono mai arresi e mi hanno trasportata a Perugia. Arrivata a Perugia le mie condizioni erano disperate, ma io entrando a contatto con medici ed ambiente ospedaliero, completamente differente da Milano, mi sono ritornate le forze, il sorriso, ho visto splendere il sole. Ad accogliermi il Comitato Daniele Chianelli. La mia seconda famiglia. Persone con una umanità infinita, che avevano appena perso un figlio, ma che ci hanno aiutato in tutto in questo percorso così brutale. Mi hanno dato tutta la fiducia, l’amore, la gioia, e la voglia di Vivere. E’ indescrivibile quanto amore io e i miei genitori abbiamo ricevuto e quanto aiuto. Così dopo un lungo e interminabile periodo di terapie, sono rinata, sono finalmente guarita, ho sconfitto il “mostro”. Medici increduli della vittoria ottenuta, ancora oggi dopo ben 30 anni sono meravigliati che io sono in vita. Ad oggi, non vi posso nascondere che ho diverse patologie croniche dovute alle terapie effettuate, ma sono Viva, come sempre i medici mi dicono ad ogni visita, Sig.ra è una “miracolata”. Mi sono costruita negli anni una mia Vita. Ho una mia casa, vivo da sola, assistita da persone che mi aiutano nelle pulizie e che mi danno un grande supporto, ho una mia macchina tutta adattata da comandi personalizzati, una famiglia splendida, che mi aiuta in tutto e per tutto, e il mio cane, o meglio come lo chiamo io il mio “bambino” Whisky. Insieme quanti giochi e coccole!! Esco con le amiche, mi piace molto partecipare ai concerti, andare a teatro e stare insieme alla gente. Mi piace molto anche il sushi, il mio piatto preferito che non manca mai nelle serate, per poi non dire dell’aperitivo il mitico Spritz che faccio ogni sera in compagnia dell’amica, e non mi deve mai mancare il mio
calice di prosecco!!! Insomma non mi manca nulla! Concludo ringraziando in primis il Comitato Daniele Chianelli che porterò per sempre nel mio cuore, ricordando sia i momenti brutti, ma soprattutto quelli belli con le tante giornate trascorse insieme tra barzellette e risate, aprendo le porte alla luce, alla speranza che mai mi hanno fatto mancare, i Medici che hanno avuto una pazienza insolita, visto anche il mio carattere non facile, e la mia Famiglia che mi ha fatto crescere e diventare una vera Donna. Mai arrendersi, vedete sempre nei Vostri figli il raggio di sole, luce e speranza, la Vita. Vi auguro ogni bene e siate sempre felici. Evviva la Vita!
Un caloroso saluto,
Tiziana Fiorentino
                                                                    
                                                                “Un cavallo in corsia… o nelle immediate vicinanze”, al Residence arrivano i pony per i bimbi
Un progetto di interventi assistiti con il pony per i bimbi in cura nella Struttura complessa di Oncoematologia pediatrica. Si chiama “Un cavallo in corsia… o nelle immediate vicinanze” ed è realizzato dal Comitato regionale Fise (Federazione italiana sport equestri) con il Comitato per la vita “Daniele Chianelli”. All’iniziativa, che si svolge tutti i giovedì mattina al Parco del sorriso di Serenella, partecipano bambini seguiti in ambulatorio.
“La malattia oncologica – spiega Antonella Piccotti, tecnico specializzato in interventi assistiti con gli animali, responsabile del progetto e docente formatore Fise, pone il paziente e la sua famiglia in una condizione di grande fragilità ed è proprio per questa ragione che il rapporto con il cavallo/pony può costituire un valido aiuto per affrontare, in situazione di follow-up, il reintegro alla vita e alla normalità”.
“Il Comitato Chianelli – spiega il presidente, Franco Chianelli – si occupa del benessere della tutela di pazienti e famiglie a 360°. Non solo sostegno alla ricerca, supporto ai reparti, ospitalità nei 50 appartamenti di cui è dotato il Residence ‘Daniele Chianelli’ ma anche supporto psico-sociale con 15 professionisti al servizio di malati e famiglie (psicologhe, neuropsicologa, assistente sociale, educatrice, ortoterapeuta, teatroterapeuta, arteterapeute, musicoterapeuti, nutrizionista, psicomotricisti) per questa ragione accogliamo sempre con entusiasmo tutte le iniziative che vanno in questa direzione”.
Il progetto ha l’obiettivo di favorire il recupero delle autonomie, delle capacità relazionali, della fiducia in sé e delle attitudini. Gli incontri previsti sono con piccoli gruppi di bambini che svolgono attività di avvicinamento al pony, motoria, di socializzazione, conoscenza e rispetto delle regole di convivenza con il pony. Giochi di gruppo che coinvolgono anche i genitori, avvio graduale di un percorso per far riemergere potenzialità e risorse sopite durante il periodo dei ricoveri ospedalieri. Un ritorno alla normalità di quei giorni in cui la loro vita richiede solo giochi ed illusioni.
“Voglio ringraziare – ha conncluso Chianelli – il Coni, nella figura del presidente Domenico Ignozza per aver sostenuto il progetto, Fise Umbria, con i suoi tecnici e tutti coloro che hanno preso parte a questo bellissimo progetto”.
                                                                    
                                                                Ematologia sempre più all’avanguardia tra diagnosi di precisione e terapie avanzate
Una giornata straordinaria in cui scienza, ricerca, buone pratiche mediche e il grande cuore dei volontari hanno mostrato quanto è stato fatto in 34 anni di attività e quanto ancora è possibile fare per il bene dei malati – bambini, adolescenti, adulti – oncoematologici. Ospiti del Comune di Nocera Umbra e dell’Ente Palio dei Quartieri, oltre 500 presenze, molti più del previsto, con circa 450 volontari provenienti da tutta l’Umbria hanno partecipato, domenica, alla giornata del Ringraziamento del Comitato per la vita “Daniele Chianelli”. La giornata si è aperto con il convegno dal titolo “34 anni di attività: traguardi raggiunti e nuovi orizzonti in Oncoematologia pediatrica ed Ematologia adulti”, nella splendida cornice della Pinacoteca comunale, dove il presidente del Comitato, Franco Chianelli, ha presentato i risultati di questo ultimo straordinario anno che ha visto l’ampliamento del Residence “Daniele Chianelli” che oggi può offrire ai malati e ai loro familiari una struttura moderna e accogliente con ben 50 appartamenti, un asilo per i bambini e un Nido d’Argento per gli anziani. Ma sono tanti e importanti anche i traguardi raggiunti dalla Struttura complessa di Oncoematologia pediatrica e dall’Istituto di Ematologia, che sono stati possibili anche grazie al lavoro che viene svolto dal gruppo multidisciplinare del Laboratorio di diagnostica integrata delle patologie ematologiche del Creo. Coordinati dalla giornalista Paola Costantini, i medici (Roberta la Starza, Paolo Gorello, Monia Capponi, Loredana Ruggeri, Francesco Arcioni) hanno illustrato il grande lavoro che ogni giorno viene svolto a Perugia, Centro riconosciuto a livello internazionale. Un lavoro perfettamente coordinato in cui si integrano numerosi aspetti della gestione del paziente a partire da una diagnosi di precisione per arrivare all’utilizzo di terapie avanzate, in modo da garantire un’assistenza a tutto tondo del paziente. Straordinaria è l’attività di diagnostica integrata svolta dal Laboratorio di diagnostica integrata delle patologie ematologiche della Struttura complessa di Ematologia con Trapianto di midollo osseo, che permette ai pazienti di ottenere in tempi brevissimi, una diagnosi di precisione che non vuol dire soltanto confermare un sospetto di diagnosi, ma permette di approfondire l’analisi delle cellule, individuando le alterazioni che hanno provocato la malattia. Fare una diagnosi di precisione – hanno spiegato i medici – non significa soltanto dare un nome e un cognome alla malattia, ma vuol dire capire come si comporterà quella malattia, se avrà un comportamento “indolente” o “aggressivo”, e in alcuni casi anche di individuare specifici bersagli terapeutici per implementare la cosiddetta terapia molecolare. Parallelamente il gruppo di lavoro porta avanti progetti di ricerca e di sviluppo tecnologico che consentono di acquisire importanti avanzamenti scientifici da poter rapidamente trasferire in clinica, al letto del paziente. Questa attività multidisciplinare si avvale di numerose professionalità e assicura una diagnosi tempestiva e precisa e permette agli ematologi clinici di scegliere la terapia più giusta per contrastare e sconfiggere la malattia. Secondo i dati forniti dall’Azienda ospedaliera ogni anno il Laboratorio, che vede impegnati decine di medici, ricercatori, tecnici, biologi, biotecnologi e molti altri professionisti di altissimo livello, eroga circa 40 mila prestazioni esterne, che hanno visto un incremento annuo dal 2021 del 10 per cento, per una valorizzazione economica di 3 milioni di euro. La giornata si è conclusa con un eccellente pranzo negli splendidi portici di San Filippo e della panoramica piazza della Chiesa di San Filippo, in cui sono stati aggiunti altri tavoli per accogliere gli oltre 500 partecipanti, offerto dal Comune di Nocera Umbra, dall’Ente Palio grazie alla preziosa collaborazione dei volontari dei Quartieri e dei Supermercati Gala che ha offerto i prodotti alimentari. “Un affettuosissimo ringraziamento – ha commentato Franco Chianelli – all’Amministrazione comunale di Nocera Umbra, in particolare al sindaco, on. Virginio Caparvi, al vicesindaco, Alberto Scattolini e all’assessore Elisa Cacciamani. Sento anche il dovere di esprimere tutta la mia gratitudine al presidente dell’Ente Palio dei Quartieri, Alessandro Coccia, agli amici di Borgo San Martino e Porta Santa Croce. È stata una giornata speciale, un appuntamento conviviale che ha rinsaldato ancora di più il legame e l’amicizia tra i volontari dell’Umbria che, orgogliosi del loro operato e visti gli eccezionali risultati ottenuti dai nostri medici e al livello di ricerca scientifica si sono sentiti stimolati a promuovere nuove iniziative in sostegno dei malati. L’amico Gianfranco Ricci e sua moglie Maria mi hanno scritto un messaggio: ‘C’era un gran bel clima festoso all’incontro con l’esercito dei vostri volontari. Tutto molto bello!’ È vero, tutto molto bello. La calorosa accoglienza di tutta la comunità, l’interesse e il piacere di ascoltare i progressi della ricerca dalla viva voce dei nostri medici, i risultati del loro impegno di volontari, i ringraziamenti e apprezzamenti di pazienti e familiari che hanno conosciuto l’Ematologia, l’Oncoematologia pediatrica, il Residence. Il piacere di condividere l’amore che unisce. Ritrovarsi e abbracciarsi in un appuntamento annuale che solo il Covid aveva fermato, ma solo momentaneamente interrotto. Insieme si può!”
                                                                    
                                                                Donati 38 televisori per l’Ematologia
Il Comitato per la vita “Daniele Chianelli” ha donato 38 smart TV da 32 pollici comprensivi di staffe orientabili alla Struttura complessa di Ematologia con Trapianto di midollo osseo diretto dalla professoressa Maria Paola Martelli. I televisori sono stati installati nelle camere dell’Ematologia coordinata dalla caposala Annalisa Billera e di Trapianto di Midollo osseo coordinato dalla caposala Antonella Monaldi, alla presenza del presidente del Comitato, Franco Chianelli e del direttore generale, Giuseppe De Filippis. Nei televisori, inoltre, sono stati apposte targhe con i nomi di alcuni ex pazienti delle Struttura (Cinzia Cappelli, Gennaro Nobili, Marcello Bergamo, Sabrina Gubbiotti, Giancarlo Fastellini) che, insieme alle famiglie, hanno voluto contribuire a questa donazione.
“La nostra priorità – ha commentato il presidente Franco Chianelli – è il benessere dei pazienti che vivono una condizione di grande sofferenza e difficoltà, spesso isolati, anche per mesi, in quanto sono pazienti ad alto rischio di infezioni letali che conducono una battaglia difficile, supportati da un personale sanitario altamente qualificato ed esperto, ma anche molto umano ed empatico. Noi non possiamo far altro che essere ogni giorno al loro fianco, sia rispondendo ai bisogni del Reparto, come nel caso dei televisori che speriamo possano far loro compagnia, sia sostenendo tutti i pazienti ogni giorno con il nostro Gruppo multidisciplinare composto da due psicologhe, un musicoterapeuta, una arteterapeuta. Voglio inoltre cogliere l’occasione per ringraziare i nostri volontari che sono tutti in giorni in Day hospital dove svolgono un ruolo fondamentale nell’accoglienza e nell’aiuto ai pazienti ambulatoriali. La nostra grande famiglia sarà sempre a disposizione della struttura e dell’Azienda ospedaliera per migliorare la qualità della vita dei malati”.
