Sotto l’albero macchinari per sconfiggere la leucemia
PERUGIA (23 dicembre 2016) – Se l’unione fa la forza, la ricerca scientifica in Umbria ci guadagna. Dopo la collaborazione per l’apertura del laboratorio Globulo Rosso, presso il CREO, Centro di ricerca emato-oncologica dell’azienda ospedaliera di Perugia, dedicato allo studio e alla diagnosi delle anemie mediterranee, il Comitato Chianelli e la Fondazione Cassa di Risparmio di Perugia – con la collaborazione, in questo caso, del Ministero della salute – mettono a segno un altro importante risultato: l’acquisto congiunto del sofisticato FACS ARIA III, un macchinario evoluto destinato al laboratorio che si occupa dello studio della leucemia a cellule capellute.
Le straordinarie scoperte scientifiche su questa leucemia, messe a punto dal professor Brunangelo Falini, direttore dell’istituto di Ematologia, e dalla sua squadra di ricercatori, hanno permesso a tanti pazienti dichiarati inguaribili di tornare a sperare, rendendo Perugia famosa nel mondo. Il macchinario, tra gli altri usi, serve a ricavare cellule leucemiche pure, generalmente rare nel sangue periferico, da poter studiare in maniera dettagliata dai giovani ricercatori di questo centro scientifico di eccellenza.
Il Facs Aria III viene impiegato inoltre nello studio delle Leucemie Acute Mieloidi e per la programmazione di nuovi progetti di ricerca, necessari a identificare proteine fondamentali per la sopravvivenza della cellula tumorale, da bersagliare successivamente con farmaci specifici, fornendo così nuove opportunità terapeutiche. Il costo del macchinario è di € 388.000,00.
E non è finita qui, perché il Comitato “Daniele Chianelli” ha fatto un altro regalo di Natale all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia, un ecografo top di gamma ad alta definizione, donato alla struttura complessa di Ematologia con trapianto di midollo osseo. Uno strumento altamente professionale che permette di fare diagnostica direttamente in reparto, evitando ai pazienti in condizioni di salute delicate di essere trasferiti in altri reparti per fare l’ecografia.
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