L’Ematologia perugina alla conquista di Parigi: una nuova modalità di Trapianto guarisce il 75% dei malati di leucemia
L’Ematologia perugina alla conquista del Convegno Europeo di Trapianto di Midollo Osseo (EBMT) in corso a Parigi. Il dottor Antonio Pierini, per conto dei colleghi del Programma Trapianto dell’Università e dell’Azienda ospedaliera di Perugia, ha presentato i primi risultati di un innovativo approccio trapiantologico nei pazienti affetti da leucemia acuta e che hanno a disposizione un donatore compatibile familiare o da Registro. Ad oggi sono stati trapiantati 23 pazienti. Tutti hanno superato la procedura in sicurezza (mortalità = 0%) e soltanto 2 sono andati incontro a recidiva di malattia nonostante l’alto rischio della stessa nella maggior parte dei casi. La sopravvivenza, in assenza di malattia e di complicanze croniche da trapianto, è risultata superiore al 90%. Questi risultati, di gran lunga superiori a quelli descritti nella letteratura internazionale, sono stati raggiunti con l’estensione al Trapianto compatibile della metodologia sino ad adesso utilizzata a Perugia nei Trapianti da donatore parzialmente compatibile. In questo ultimo campo, il team dell’Ematologia e della Radioterapia Oncologica di Perugia aveva già dimostrato come possano essere guariti ben il 75% dei pazienti affetti da leucemia mieloide acuta ad alto rischio, vale a dire da condizioni che storicamente resistono ai trattamenti chemioterapici convenzionali. Questa sopravvivenza è nettamente superiore a quella del 45% usualmente descritta nei Centri europei e nordamericani ed è dovuta essenzialmente alla bassissima incidenza di recidive (appena il 10%) nella casistica di Perugia (contro circa il 40% della letteratura).
Il motivo di questi successi nei trapianti compatibili o parzialmente compatibili è l’aver utilizzato un’innovativa composizione del materiale trapiantato, suggerita dagli studi nei modelli sperimentali, che è in grado di esercitare una potentissima azione antileucemica. L’altra arma vincente è costituita anche da una particolare strumentazione che la Radioterapia Oncologica di Perugia impiega per trattare il paziente immediatamente prima del trapianto con il fine di facilitarne l’attecchimento e contribuire a distruggere la leucemia. Contrariamente ai comuni acceleratori lineari che irradiano tutto il corpo, questo strumento è incredibilmente preciso nella sua azione. Irradia potentemente tutte le ossa e quindi il midollo con le cellule leucemiche ivi contenute. Al contempo il danno a tutti gli altri organi e tessuti dell’organismo è fortemente ridotto. Ne trae beneficio l’intera procedura trapiantologica che risulta essere oltremodo efficace contro la leucemia ed al contempo caratterizzata da una minore tossicità generale. È così possibile estendere il trapianto salva-vita anche ai pazienti di 60-70 anni, aspetto questo di fondamentale importanza, ove si consideri che la leucemia acuta mieloide insorge con più frequenza nei soggetti di età avanzata.