Incontriamoci: spazio di ascolto e sostegno psicologico per pazienti, famiglie e operatori dei reparti di ematologia e trapianto midollo osseo
Fondazione Perugia al fianco del Comitato per la vita Daniele Chianelli per il supporto psicologico ai pazienti e loro familiari del reparto di ematologia con TMO dell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Perugia e ospiti del Residence Daniele Chianelli provenienti da tutti Italia e dall’esterno per sottoporsi alle cure necessarie. Per questo obiettivo è stato finanziato da Fondazione Perugia un progetto dal titolo “Incontriamoci: spazio di ascolto e sostegno psicologico per pazienti, famiglie e operatori dei reparti di ematologia e trapianto midollo osseo” attivato sia al Residence, struttura protetta per pazienti in terapia ambulatoria che in Reparto.
Il servizio ha l’obiettivo di seguire il paziente fin dalla comunicazione della diagnosi con incontri mirati da protrarre anche in fase di follow-up. I pazienti ematologici, infatti, affrontano terapia di lunga durata e fisicamente devastanti che incidono sul benessere psicologico. A questo si aggiunge uno stato d’animo legato alla paura di non farcela, al non riconoscersi davanti allo specchio, al dolore e alla sofferenza propri e delle persone che gli stanno accanto. In questo scenario di malattia, vanno poi ad intersecarsi le trame della vita quotidiana, con le difficoltà che molti di loro vivono in famiglia, al lavoro, nelle relazioni vecchie e nuove. Alcuni di loro affrontano tutto l’iter da soli, altri con il supporto dei familiari, alcuni di loro si sentono persi, altri cercano di farsi forza per gli altri. Molti di loro hanno bisogno di un supporto professionale che li accompagni dalla diagnosi al ritorno alla quotidianità in alcuni casi, dalla diagnosi alla preparazione alla fase terminale in altri, che sappia come accoglierli in caso di ritorno di malattia. Per quanto riguarda, invece, il personale medico, infermieristico e OSS, prevenzione del burn-out o sostegno in caso esso non sia stato evitabile, formazione e condivisione, all’interno di uno spazio sicuro e aperto al dialogo. Il progetto prevede interventi di supporto psicologico individuale per il pazienze, per le famiglie dei pazienti, per i bambini dei pazienti, per il personale di reparto, sia di gruppo che individuale, nonché supporto di gruppo per i pazienti, attività di formazione per il personale di reparto. Un aiuto concreto per affrontare la malattia e le angosce che ne conseguono.