Una nuova speranza per i genitori di Jesus
Grazie al Comitato Chianelli una famiglia venezuelana rimasta in Italia dopo la morte del figlio di 8 anni in cura a Perugia ha potuto riabbracciare l’altra figlia
PERUGIA – Si chiamava Jesus, un nome importante da portare e un triste destino. Con il suo bellissimo sorriso sdentato, a sette anni, nella primavera del 2018 è arrivato a Perugia insieme alla sua mamma Suyin per essere curato alla equipe di Oncoematologia pediatrica. Una malattia terribile la sua, con una sola speranza di vita: il trapianto di cellule staminali. Per questo Jesus era venuto dal Venezuela, grazie al supporto di una fondazione venezuelana che in virtù di una convenzione con l’ospedale di Perugia mandava in Italia, bambini ragazzi e adulti gravemente malati e bisognosi di Trapianto di cellule staminali. Il piccolo e la mamma hanno vissuto per oltre un anno al Residence “Daniele Chianelli”. Alla fine del 2018 purtroppo la già grave situazione del Venezuela è precipitata tanto che la Fondazione sostenuta dal Governo ha chiuso i battenti abbandonando nei centri di tutta Italia i pazienti ancora in cura. “Non so cosa sia successo ai tanti malati ricoverati in altri centri – spiega Franco Chianelli, presidente del Comitato per la Vita “Daniele Chianelli” – quello che so è che noi non potevamo abbandonare questo bimbo, la sua mamma e il suo papà che nel frattempo era arrivato in Italia per donare le sue cellule staminali per il terzo trapianto del bimbo, dato che il piccolo aveva rigettato i precedenti trapianti di cellule della mamma. E così abbiamo continuato ad ospitare gratuitamente la famiglia e con il contributo dei frati francescani abbiamo provveduto a tutti i loro bisogni. Purtroppo alla fine di aprile il piccolo Jesus ha smesso di lottare, lasciando i genitori e tutti noi in un grande dolore. Gli abbiamo dato l’ultimo saluto, ma abbiamo continuato a prenderci cura dei genitori”. Suyin e Ramon però non potevano tornare in un Paese come il Venezuela dove povertà, malattie e scontri sono all’ordine del giorno. “Eravamo pronti ad acquistare i biglietti aerei per farli tornare in Venezuela – prosegue – ma loro ci hanno chiesto di avere un altro regalo, portare in Italia la sorellina di Jesus Lismary. Non potevamo ignorare questa preghiera. Sappiamo cosa vuol dire non solo perdere un figlio, ma anche accompagnarlo in un percorso di dolore e sofferenza. Quando, quasi trent’anni fa, abbiamo perso Daniele nostra figli Marta è stato la nostra ancora di salvezza. E così siamo sicuri sarà anche per Ramon e Suyin con Lismary. La nostra ormai è una grande famiglia, che vive tante gioie per tante guarigioni, ma anche momenti di sofferenza. Ci piace raccontare le gioie, ma sappiamo anche che persino nel più grande dolore del mondo può esserci speranza. Lismary, sarà la loro ancora di salvezza per una vita ricca di nuova speranza”.
“Non smetteremo mai di ringraziare il Comitato – dice Suyin – Franco e Luciana Chianelli sono stati dei veri angeli, hanno fatto in modo che nostra figlia si ricongiungesse a noi, ci hanno assistito, aiutato nel periodo più nero della nostra vita. Grazie a questa bella associazione, veri angeli, grazie ai medici che hanno combattuto fino all’ultimo momento per salvare il nostro angelo. Oggi con Jesus nel nostro cuore, torniamo a sperare”.