Emilio Leo
Sono Emilio Leo, ho 23 anni vivo in Sicilia. Nel 1994 sono stato colpito da leucemia linfoblastica acuta e solo nel 1996 sono stato sottoposto trapianto di midollo osseo, la persona non compatibile. Il donatore è stato mio padre. Nello stesso anno 1999, ho visto altri giovani, provenienti da tutte le regioni italiane ed anche dall’estero che come me c’erano malati della stessa malattia quindi anche loro hanno seguito la medesima trafila.
Sono trascorsi ben sei anni da quel giorno, mi sento bene e di medici mi considero guarito. Sono tornato a vivere, ho ripreso la scuola, frequento il quinto anno di ragioneria, in pratica svolgono le stesse cose che svolge una giovane della mia stessa età. So che il centro trapianti dell’ospedale di Perugia è il fiore all’uccello della sanità italiana. Aumentare i posti letto per queste persone che sono affetti da questa terribile malattia. È vero che i costi sono elevati ma è pur vero che, grazie all’aiuto del comitato per la vita “Daniele Chianelli”, le spese di gestione risultano abbondantemente inferiori.
Al governatore delle regioni Umbria vorrei dire economizzi su altri capitoli di spesa e non su quello della sanità. Al prof Martelli, primario della clinica di ematologia, ai Dott. Aversa, Felicini, Terenzi, Falcinello, Carotti ed a tutto il personale paramedico, vorrei dire una sola parola: grazie.
Emilio Leo